lunedì 25 novembre 2013

Nuovo volo Milano-Miami - riflessioni sugli aeroporti di Milano

Venerdì 22 novembre è stata riattivato il collegamento diretto Milano - Miami, dopo un lungo periodo di assenza nella destination map di Malpensa.
Il nuovo volo viene operato con una frequenza giornaliera da American Airlines, garantendo così ottimi collegamenti fra il Nord Italia e la Florida, oltre che con la "classica" e ben servita New York.
American Airlines (recentemente fusasi con US airways) offre moltissimi collegamenti nel continente americano dai propri hub, rendendo così possibile reggiungere da Milano molte destinazioni oltre oceano con un solo cambio. In particolare l'hub di Miami è focalizzato sui collegamenti verso centro e sud America.

Un volo Milano - Miami veniva in passato operato da Alitalia con 3 frequenze settimanali, per essere poi chiuso circa un anno e mezzo fa all'inizio della grande crisi Alitalia-CAI, diventata pienamente evidente in queste ultime settimane.

Le relazioni fra Milano e la Florida sono sempre state molto dinamiche ed un volo diretto è da ritenersi fondamentale. Voli point-to-point probabilmente faticherebbero ad essere sostenibili, ma il volo American può godere anche di innumerevoli connessioni dall'hub di Miami e di qualche volo in code sharing da Milano.
L'andamento delle prenotazioni è decisamente buono ed ha infuso fiducia alla compagnia che ha già prolungato il periodo di operatività del volo, facendo auspicare un buon successo a questo fondamentale collegamento per Milano!
American Airlines potrebbe essere l'unica compagnia del "triduo" americano ad avere seri interessi a puntare sul Milano, non generando a Malpensa forti conflitti con le sue alleate europee (British e Iberia principalmente) cosa che le altre americane inevitabilmente farebbero (Delta molto legata ad AF/KL e United membro forte di Star Alliance). Ad ogni modo è troppo presto per qualsiasi valutazione.

In una limpida giornata autunnale due Being dell'American Airlines sostano in contemporanea al satellite B di Malpensa. Uno per Miami, l'altro per New York. Dietro il volo Delta sempre per il Kennedy. - 25/11/2013
foto tratta da mxpairport.it


Ogni volta che qualcosa cambia nella programmazione dei voli da Milano, sorge spontaneo pensare al complicato sistema aeroportuale dell'area metropolitana lombarda.
Il perverso sistema Linate-Malpensa che persiste dal 2000 passando indenne attraverso amministrazioni di ogni tipo e colore politico, continua a penalizzare l'economia e lo sviluppo di una delle aree economicamente più attive d'Europa.
Sulla questione si è detto e ridetto...ma nella baraonda di informazioni dove ognuno dice quello che vuole (anche personaggi senza competenza alcuna) si rimanda allo Studio Ambrosetti del 2012 commissionato dalla stessa SEA per tutte le informazioni del caso.

Ad ottobre Malpensa ha registrato un timido +1% nei passeggeri movimentati, ha visto l'annuncio del volo per Toronto ed ha vissuto l'attivazione del nuovo volo Emirates per New York, mentre easyJet continua a muovere 6 milioni di passeggeri l'anno!
Si spera che questi dati vagamente incoraggianti non vengano usati dalle amministrazioni competenti come alibi a favore del mantenimento di Linate, ma al contrario come indicatore che dalla Lombardia c'è ancora una domanda fortissima di collegamenti diretti a lungo raggio che potrebbero essere decisamente più numerosi previa definizione di un chiaro sistema aeroportuale a Milano.
Detto banalmente: se oggi da Malpensa si riescono comunque ad operare voli lungo raggio senza avere voli di connessione, di certo con un sistema aeroportuale coerente e non auto cannibale, Milano potrebbe essere collegata direttamente con numerosissime destinazioni mondiali oggi raggiungibili solo facendo scalo attraverso i grandi hub del centro e nord Europa.
E' però fondamentale capire l'importanza della rinuncia all'aeroportino comodo per il quadrante Est di Milano città, in favore di un grosso scalo della regione urbana di Milano che già esiste e sul quale si è investito moltissimo.
Un grosso aeroporto funzionante è ormai fondamentale per mantenere città e regioni economiche sulla scena globale, nonché un volano per rilanciare l'economia locale oggi in forte crisi.